- Pubblicata il 12/09/2017
- Autore: Alberto
- Categoria: Racconti erotici incesto
- Pubblicata il 12/09/2017
- Autore: Alberto
- Categoria: Racconti erotici incesto
Le attenzioni anali di una suocera 72 enne. - Carbonia Iglesias Trasgressiva
Si è la mia cara suocera; tutto iniziò dopo il mio fidanzamento e continua ancora ad oggi. Mia suocera, malgrado abbia 72 anni suonati, è un vero miracolo della natura. Il suo fisico è tonico , e dimostra 20 anni in meno rispetto all' anagrafe; è stata sempre in attività, e il suo chàrme non si è spento col passare degli anni anzi è un crescendo. Anatomicamente piccolina ma proporzionata, un particolare erotico di lei che mi mandò in visibilio a prima vista , fu il culo; sebbene di tette piccole mostra dei glutei marmorei e grossi e devo dire che vista così vestita rimane anonimo particolare e non si nota, ma a guardarla spogliata o in costume, un vero uomo non può fare a meno di notare quel ben di” Dio”, che a dire il vero, ispira la sodomia. Ebbi una fulminazione quando mi propose di farle un ECG di controllo; all’ appuntamento del mio studio, facendola denudare rimasi folgorato da quelle coscie tornite in “ collant”, mi mise turbamento malgrado la mia etica professionale , e lei pur accorgendosi di qualcosa, non sembrava dispiaciuta, anzi sembrava un segnale, che lei si mostrasse a mè suo futuro genero, e mi sa che neanche la figlia aveva combinato con la “ mammina”; di rapporti con donne mature, ne avevo avuto, ma quella donna serbava un fuoco che tutt’ oggi sembra divampare d ogni incontro.Passammo una giornata al mare, e lei sfacciatamente, si sedette al tavolino del bar , dove con una coscia faceva “ piedino” fino ad arrivare a toccarmi “ il pacco” per valutare quanto fosse consistente.In breve incominciò a confidarsi con me su “ tutto”. Lei è vedova da molti anni, e mi racconta che con il marito il tutto si riduceva al massimo qualche scopata tradizionale, mentre a me si è concessa " tutta tutta", e intendo dire che a mè ha donato la sua verginità anale, cosa che il marito si è sempre sognato o forse non ha mai osato .Sta di fatto che sebbene appaia come una morigerata donna matura, con me è una vera felina, pronta a " pretendere" che io le faccia provare i veri " orgasmi", che solo io sò donargli, oggi è così " rodata" che il solo parlarmi al telefono " la eccita" facendola bagnare e agitare come una ossessa. Anche io del resto ,sono eccitato al solo pensiero del suo corpo, e in particolare del suo " culo burroso", una Venere callipigia , nel vero senso della parola. Tutto iniziò dopo il mio fidanzamento, e sospettai la sua " attrazione " verso di me dal suo fare cordiale e spigliato che il mio sesto senso percepì andare oltre ad un semplice rapporto parentale, nel senso che, che inviava segnali di libidine, che solo un maschio vero come me avrebbe percepito. Il primo segnale lo percepì, quando mi invitò una estate ad andarla a trovare sulla spiaggia dove era solita andare. Sebbene indossasse un costume intero , si presentò con un fisico tonico, con poche tette, poca cellulite, ma un viso pulito senza trucco, e un culo imperiale con delle cosce toniche e forti. Mi invitò successivamente un pomeriggio a prendere un " caffè", naturalmente da soli io e lei, visto che abita da sola ed è fiera e gelosa della sua autonomia,ed io non nego che avendo avuto da sempre una forte attrazione verso donne mature e più grandi di me, accettai l' invito senza fiatare senza pensare troppo sui risvolti che la cosa avrebbe preso. Bussata la porta mi si gettò al collo per abbracciarmi, ed il suo odore femminile sortiva in mè un effetto che già da solo mi faceva andare in tilt. Per non dire di come si presentò vestita; una leggera camiciola da casa con indosso calze collant autoreggenti. Preparato il caffè, ci accendemmo entrambi una sigaretta, con la richiesta di potersi sedere sulle mie gambe, rassicurandomi di non essere affatto pesante. E così fece, si posizionò con il suo culo tosto sul mio pacco , che nel contempo si era fatto duro sotto il pantalone E lei come una ragazzi impudica, continuava a parlare del suo corpo mostrandomi le cosce inguainate dalle calze autoreggenti, ed io con il cuore a 1000 e il cazzo tosto sotto i pantaloni cominciai a perdere il controllo e spenta la sigaretta incominciai ad accarezzarle le cosce in maniera sempre più esplicita; ella voleva arrivare a questo, e oramai cadute le barriere, mi invitò a spogliarmi dei pantaloni e slip, e mi chiese di vedere il cazzo. Fu molto contenta delle dimensioni dell' arnese, ma essendo molto maniaca dell' igiene ( fa tre docce al giorno, Inverno compreso, per spegnere quei bollori che il suo corpo emana, e poi per un fatto subconscio di essere sempre " pulita"), pretese di lavarmi il cazzo e il culo con le sue mani. Mi trascinò sul bidèt, e mentre io le palpavo il culo, lei sotto il getto d' acqua quasi bollente mi insaponò il cazzo, scapocchiandolo completamente, per poi prenderersi cura di lavarmi anche il culetto, vista l' intenzione che la sua lingua mi avrebbe espolorato anche lì. Dopo il lavaggio , ricordo che lo prese in bocca incominciando a pompare e a gustare quel cazzo fresco e giovane, odoroso di sapone, che chissa quante volte aveva sognato. La prima volta fu così, e spostatoci sul lettone , le sfilai le mutande, e a cosce aperte incominciai a baciala su tutto il corpo , e soffermatomi sul figone peloso incominciai a pennello a farle sentire la mia lingua, sul clitoride e sulla vulva, mentre le mie dita la esploravano sempre più in profondità; colava come una spugna, con umori che a fiotti mi bagnavano il viso fino a colare sul materasso. Lei contraeva il viso , con dei fremiti che la scuotevano a catena come presa da una febbre , gli orgasmi la assalivano a catena senza contenersi nè con il linguaggio nè con le espressioni di godimento di una vera femmina in calore che squirtava senza ritegno .Io continuavo a leccarla , e all' inizio incominciai a penetrarla con la lingua nell' orifizio anale, mentre in un caldo 69 , lei prendeva in bocca il mio cazzo, non trascurando di leccarmi con la sua lingua anche il mio orifizio anale , insalivandolo con autentica foia. Tentai di penetrarla, in vagina, ma mi accorsi, che seppure eccitata e lubrificata, provavo difficoltà a spingerlo fino in fondo, in quanto provava " dolore" a sua detta, a cagione della sua " natura stretta" e del mio arnese ben calibrato. Lei comunque godeva, ma nella mia mente incominciai a pensare che avrei dovuto " sondare" altre vie alternative, visto che in vagina ella godeva di lingua, ma nella penetrazione non raggiungevo la profondità desiderata in quanto avvertiva dolore. Cambiai strategia; le avrei preso il culo. Dapprima introdussi un dito, poi due, e capiì che malgrado vergine analmente ella avrebbe provato piacere nella probabile penetrazione anale, più di quella che avrebbe provato in vagina; le mie dita infatti ben lubrificate dal suo sugo, e dalla mia saliva non le provocavano troppo dolore malgrado le resistenze iniziali, e così con due dita in culo e uno nella figa " notai cha in quella " forbice" riprese ad avere profonde e continue contrazioni d' orgasmo, e posta di lato oramai stravolta in viso dagli orgasmi, le appoggiai la cappella sul buco del culo, e incominciai a spingere...." Piano cucciolo mi fai male!!!!!" ,disse, ma la matrona trovò suo agio regolando lei stessa il grado di penetrazione anale, impalandosi con il cazzo, con il suo bacino che ella muoveva per regolare il grado di penetrazione, che giorno dopo giorno trovò strada in quell' orifizio, fino a sentirla piena, essendo giunto nell' ampolla del retto, scoppiamo entrambi in un orgasmo superiore alla prima volta, confessandomi che sebbene provasse inizialmente dolore, provava "orgasmi anali piacevoli" , in compensazione a quelli che probabilmente non accadeva in penetrazione vaginale, il suo culo era predisposto a quel tipo di rapporto , e data la sua elasticità, sebbene il mio pene la allarghi tanto da far sembrare , quel forellino “ un tarallo”, le volte successive , il suo orifizio è sempre stretto. E da allora che oramai, il culo di mia suocera è diventato il nido del mio cazzo, e dopo averle sborrato quantità industriali di sborra, con il tempo la penetrazione anale si è fatta più agevole, essendo più dilatata di come l' avessi trovata le prime volte.Tanto è vero che con il tempo avendole allargato il culo, il mio cazzo non trova più quell' aderenza delle prime volte ed è agevole, prenderla a pecora a 90 gradi anche sul tavolo in cucina, con lei in calze autoreggenti, minislip, e tacchi e reggiseno. Infatti negli ultimi periodi si accorge che dopo averla pompata nel culo senza che io avessi raggiunto l' orgasmo, mi finisce con pomparmi di bocca fino a godere del mio seme in bocca che deglutisce come un elisir di lunga giovinezza. Nel frattempo lei è diventata sempre più giovanile, e sfoggia perizomini abbinati al reggiseni, diversi da quelle prime classiche mutande che indossava i primi tempi. Penetrarla sul tavolo la stravolge; ed è bellissimo che ella stessa divarichi le chiappe con le mani per allargarsi e facilitarmi l’ ingresso. Spesso si fa filmare, e qualche volte chiede di vedere qualche film porno su dvd. La figlia sa che ha un giovane amante, e credo che abbia pure capito chi esso sia, ma secondo me, le donne sono veramente diaboliche; la figlia pur sapendo, non ci ostacola in quanto sa da far felice la mamma e mè, e che piuttosto che cercarmi una amante , preferisce che mi inculi la mamma , così resta “ tutto in famiglia”.Lo so che è perverso ma è così.
Ora ha deciso di farsi trovare qualche pomeriggio senza slip, con solo le calze, i tacchi, e vestita; così da poterla trovare già nuda sotto. Sarò anormale, ma le donne più giovani , secondo me non capiscono nulla in materia di sessualità, sebbene nel mondo dello spettacolo si sia diffusa la moda, di donne “ mature” con compagni più giovani anche di 30 o 34 anni; un po' come è capitato a mè. Non nego che il rapporto continua da ben 13 anni, seppure tra alti e bassi e incontri sporadici, ogni volta è un “ piacere” per entrambi. Da parte mia , io la soddisfo sempre e mi impegno, in quanto adora essere eccitata e và in sbroda subito quando già a 90 ° gradi le scosto l’ elastico dello slip e con la lingua inizio a leccargli il culetto e il figone peloso, che non depila , in quanto dice che la ricrescita le provoca irritazione. In estate và in vacanza con le amiche , e lì allora si depila,; che zoccola, per estetica si , ma per me no…Ma non importa, tanto per quel che mi riguarda non mi dispiace, e intendo sfondarla sempre ,in quanto donne con un temperamento così sono rare. Per non parlare che oramai l’ ho educata al piacere anale ed è difficile trovarne di donne che trovino piacere da questa pratica. Oltre l’ inculata a 90 °, si ci sposta sul lettone, e lì ci sfoghiamo in ardui 69 dove lei ultimamente prova eccitazione a leccarmi il mio forellino del culo; penso che se avesse uno strap- on me lo ficcherebbe dietro! Non ho mai visto squirtare tanto una donna; prima emette un umore bianco e fluido, poi una gelatina biancastra che cola, e che mi ci bagna tutto il mio viso. Non disdegno di penetrarla con le dita culo e vagina, e lì gode ancora e ancora; ad infracoscio laterale solleva una gamba e zac dentro, mentre le mie mani le stimolano il clitoride e le strizzo i capezzoli.
Una sera infoiata proferì “ sfondami il culo, sono la tua zoccola!!!! Mhhh ti accontento subito , pensai; le donne disinibite, diventano così, perdendo i freni inibitori diventano schiave e pazze per il piacere, soprattutto quando l’ astinenza è durata da anni, e sebbene abbiano procreato, nel matrimonio difficilmente si riesce a raggiungere il vero piacere sessuale allo stato puro; vi siete mai chiesti il perché?
Si muove come una gatta sculettando, e lei sa che il suo fare mi infoia tantissimo.Ora incomincia a farsi inculare già a 90° sul tavolo della cucina, e in tacchi alti e perizomino e reggiseno, prima si eccita facendoso brancicare e baciare il collo e le orecchie, e già infoiata si appoggia sul tavolo e divaricando le coscie aspetta che la mia lingua le lecchi il forellino per insalivarla; sbottonati i pantaloni, prima si assicura che sia fresco di bidèt, e io pian piano appoggio la cappella sul buchino, e lei al fine di agevolare la penetrazione, con le mani si allarga le natiche e posizionatasi sulla cappella, inizia a muovere il bacino , ritmando a ritmi ondulatori l’ ingresso iniziale; qualche gridolino, e quel culo da Venere inizia ad ondeggiare fagocitando prima la cappella , e poi incitandomi a sperimentare nuove posizioni, la settimana scorsa , si girò e si distese a coscie aperte sul tavolo, mentre io mi incanalavo nello sfintere, dove lei mi incita a spingere. Mi propone nuove posizioni, e un giorno sogno di penetrarla con un cetriolone, così da occuparmi di tutti gli orifizi contemporaneamente.
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